La citizen science come strumento di acquisizione dati sulle zanzare
Da qualche anno il monitoraggio delle zanzare non è più solo appannaggio di tecnici ed esperti, ma rientra tra le esperienze di citizen science che si stanno diffondendo in Europa e anche nel nostro paese. La cosiddetta “scienza dei cittadini” può essere declinata in diversi ambiti di indagine e ricerca, trovando nell’uso di smartphone e collegamenti veloci la possibilità di acquisire e scambiare rapidamente dati e informazioni in tempo reale.
Il concetto di citizen science, riconosciuto anche a livello accademico nel giugno del 2014, è stato inserito nella lista di parole nuove del dizionario Oxford English che l’ha definito come “la raccolta e l’analisi di dati relativi al mondo naturale da parte di un pubblico che prende parte a un progetto di collaborazione con scienziati professionisti”.
A questa definizione si affiancano anche altri aspetti della citizen science che portano a ritenerla come un complesso di attività o progetti di ricerca scientifica condotti, in parte o totalmente, da scienziati dilettanti o non professionisti con l’obiettivo di effettuare una sistematica raccolta e analisi di dati. Inoltre, essa è considerata un potenziale mezzo per lo sviluppo della tecnologia, la verifica di fenomeni naturali e la diffusione pubblica di sapere scientifico. Il fine è arrivare a una scienza partecipata, in cui i cittadini diventano parte integrante del processo scientifico (Oxford English Dictionary List of New Words, in Oxford English Dictionary, 13 September 2014., Lewenstein B.V. (2004), «What does citizen science accomplish?»).
Dalla fine del 2020 è disponibile in 18 paesi europei, tra cui anche l’Italia, l'applicazione per smartphone Mosquito Alert realizzata per coinvolgere i cittadini nella raccolta di informazioni sulla presenza e diffusione di specie invasive di zanzare. L’app è stata sviluppata nell’ambito di un’azione a finanziamento europeo: Aedes Invasive Mosquito (AIM) COST Action (https://www.aedescost.eu/) coordinata dall'Università di Roma Sapienza. La stessa coordina anche la Task Force di MosquitoAlert Italia, a cui partecipano esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e del MUSE di Trento, dell'Ateneo Alma Mater di Bologna.
Con questa applicazione molto intuitiva e completamente gratuita, le persone possono scattare foto di zanzare osservate nell’ambiente. Le immagini vengono trasmesse a un team di oltre 50 entomologi esperti, che convalidano le osservazioni. Le informazioni raccolte tramite app sono anche utilizzate per sviluppare un nuovo progetto europeo che combina la citizen science e i big data per sviluppare modelli previsionali del rischio di trasmissione di malattie da Zanzara Tigre (Chikungunya, Dengue) (http://www.mosquitoalert.com/en/big-mosquito-bytes-proposes-citizen-science-and-big-data-as-a-solution-against-epidemics-caused-by-mosquitoes/).
La versione attuale consente agli utenti di segnalare le zanzare di cinque diverse specie: Aedes albopictus, Aedes aegypti, Aedes japonicus, Aedes koreicus e Culex pipiens, nonché di fornire informazioni sul fastidio da loro causato. Gli esperti coinvolti nei progetti che utilizzano Mosquito Alert sottolineano che l’app non mira a sostituire i metodi di sorveglianza tradizionali come, ad esempio, il monitoraggio tramite ovitrappole, ma piuttosto a fornire informazioni aggiuntive.
I progetti educativi in ambito scolastico rappresentano uno degli interessanti campi di applicazione del processo di citizen science e degli strumenti disponibili. In particolare, l’utilizzo dell’app Mosquito Alert da parte di giovani studenti, per definizione “nativi digitali”, potrebbe accrescere il loro interesse e partecipazione in un progetto di monitoraggio delle zanzare. Diverso l’impiego dell’app regionale ZanzaRER che, a differenza di Mosquito Alert che consente una condivisione di dati e informazioni sulle zanzare, si propone invece come strumento utile per la gestione dei focolai in area privata suggerendo accorgimenti e avvisando l’utente quando è il momento di effettuare il trattamento.