Indicazioni per la stesura di un Piano comunale di gestione delle zanzare

Indicazioni per la stesura di un Piano comunale di gestione delle zanzare

Nell’ambito del progetto CCM 2019 Definizione della strategia integrata di gestione dei vettori e sua applicazione nei Piani Comunali arbovirosi in collaborazione con la Rete Città sane, è stato elaborato un documento contenente Indicazioni per la stesura del Piano Comunale di Gestione delle Zanzare, che intende essere uno strumento per assistere i Comuni nell’organizzazione e conduzione delle misure di lotta integrata utili per contrastare la proliferazione di questi insetti, potenziali vettori di malattie.

Il Piano è stato redatto in coerenza con il Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (PNA) 2020-2025 (Intesa Governo Regioni Province Autonome di Trento e Bolzano del 15 /01/2020) e, nel momento in cui sarà declinato a livello locale, dovrà essere in armonia con l’eventuale Piano Regionale Arbovirosi.

La messa a punto di un Piano rivolto ai Comuni trova fondamento nel ruolo centrale che questi svolgono nell’esecuzione degli interventi di disinfestazione, sia come attività ordinaria da programmare ed effettuare durante la primavera-estate, sia nell’eventualità di casi sospetti o confermati di malattia di Chikungunya, Dengue o Zika con conseguente applicazione di un protocollo straordinario, supportati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale.

Ogni Comune potrà definire quali delle attività inserite nel modello di Piano siano idonee al proprio territorio e sostenibili in termini tecnici ed economici.

Il Piano, articolato in diverse attività, propone, innanzitutto, l’esecuzione in area pubblica urbana di un censimento e mappatura georeferenziata dei pozzetti, lavoro propedeutico per poter organizzare in modo accurato i trattamenti larvicidi periodici e i relativi controlli.

Tutti i focolai stabili presenti su suolo pubblico ovvero tutte le caditoie (tombini, pozzetti, bocche di lupo ecc.) dovranno essere sottoposti a trattamento larvicida e segnati con marcatura elettronica o grafica. Indicativamente i trattamenti vengono eseguiti nel periodo aprile-ottobre, suscettibile di variazioni in base all’andamento climatico stagionale, e condotti con cadenza e numero di cicli che dipendono dal tipo di prodotto utilizzato.

Nel Piano viene ribadito il ruolo della lotta adulticida come mezzo per affrontare un’epidemia di cui le zanzare sono vettori o quando vi sia un rischio di sua insorgenza, sulla base delle indicazioni dell’Azienda Sanitaria competente. Al di fuori delle situazioni di emergenza sanitaria, la lotta agli adulti è considerata solo in via straordinaria, inserita all’interno di una logica di lotta integrata e mirata su siti specifici, nel caso in cui i livelli di infestazione abbiano superato la ragionevole soglia di sopportazione, previo parere dell’Azienda Sanitaria.

Nell’eventualità di casi sospetti o confermati di malattie trasmesse da zanzara tigre (Aedes albopictus) come Chikungunya, Dengue e Zika si applica un protocollo straordinario che prevede una disinfestazione articolata in tre fasi che vengono condotte in modo sinergico all’interno delle pertinenze private nell’area da trattare per 3 giorni consecutivi: adulticidi, larvicidi nelle tombinature pubbliche e interventi porta a porta (PaP).

La strategia del porta a porta può rappresentare una modalità di lotta alle zanzare urbane più incisiva ma anche più onerosa.

Per l’amministrazione comunale può essere utile effettuare una valutazione dell’operato della ditta appaltante dando incarico a propri tecnici, indipendenti dalle imprese di disinfestazione e senza conflitti di interesse, di condurre controlli di qualità sui trattamenti larvicidi effettuati nella tombinatura pubblica.

Il Piano necessita di una condivisione con la cittadinanza delle azioni di prevenzione e lotta che il Comune intende avviare e un’attività di informazione/comunicazione sulle buone pratiche che i cittadini devono applicare per contenere il disagio e l’eventuale rischio sanitario causato dalle zanzare. L’attività di divulgazione nelle scuole è ritenuta particolarmente utile anche per la capillarità del target raggiunto: attraverso gli studenti e gli insegnanti, le conoscenze arrivano ai nuclei famigliari di appartenenza con un effetto di amplificazione.

Infine, nel documento sono richiamati alcuni documenti tecnici adottati in Emilia-Romagna, come l’ordinanza sindacale per le aree private e il disciplinare tecnico per l’espletamento di gare d’appalto per il servizio di lotta alla zanzara tigre e altre zanzare nocive, che ogni Comune potrà consultare per agevolare la stesura del Piano e di atti ad esso inerenti.

È possibile prendere visione del documento "indicazioni per la stesura del Piano comunale di gestione delle zanzare" nella pagina Documenti Tecnici del sito.

 

“Progetto realizzato con il supporto tecnico e finanziario del Ministero della Salute – CCM”