Casi importati e autoctoni di arbovirus in Emilia-Romagna nel 2025
Nel 2025, il sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive ha rilevato un elevato numero di casi di malattie trasmesse da Zanzara Tigre.
A fronte di oltre 1200 segnalazioni totali pervenute ai Dipartimenti di Sanità Pubblica, fino al 24 novembre 2025 sono stati confermati o classificati come probabili: 26 casi di Dengue (23 importati e 3 autoctoni), 371 casi di Chikungunya (11 importati e 360 autoctoni).
I rimanenti casi sospetti sono stati classificati come “non caso”.
I 34 casi importati sono legati a viaggi in aree endemiche: circa l’83% proviene da Sud-Centro America e Sud-Est Asiatico/Oceano Indiano, i restanti dall’Africa.
Di seguito sono riportate le serie storiche dei casi importati (in alto) e autoctoni (in basso) notificati in regione dal 2007 al 2025 (aggiornamento 24 novembre 2025).

Rispetto al 2024, anno caratterizzato dalla grande epidemia di Dengue in Sud America, si è registrato nel 2025 un calo del 58% dei casi totali importati. Nella seguente mappa vengono riportati i Comuni in cui sono stati notificati casi importati di arbovirus dal 1° gennaio al 24 novembre 2025. Le aree retinate indicano i territori in cui sono stati effettuati trattamenti straordinari nelle aree urbane.

Nel 2025 il maggior numero di casi importati si è registrato tra fine luglio e settembre, periodo che coincide con i principali spostamenti estivi verso l’estero. Inoltre, la seconda metà di agosto è stato il periodo con il rischio epidemico più elevato, sulla base dei dati di monitoraggio con ovitrappole.
Diversamente i "casi autoctoni" totali di chikungunya sono aumentati rispetto al 2024 legati alle epidemie registrate a La Reunion e in Madagascar nel 2025.
Nella mappa sottostante sono riportati i Comuni in cui sono stati notificati casi autoctoni nel 2025.

Tutti i casi sono stati georeferenziati sulla base di residenza/domicilio indicata nelle notifiche del Sistema Malattie Infettive (SMI) mediante l’applicativo regionale Geo-ztonline.it (GeoZT). Nei casi notificati e confermati (importati e autoctoni) tra maggio e ottobre è stato applicato, in 22 Comuni coinvolti, il protocollo di disinfestazione straordinaria come previsto dal Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi.
GeoZT è stato utilizzato anche come supporto per la creazione delle mappe degli interventi di disinfestazione straordinaria.
La tabella seguente riporta i casi georeferenziati per provincia (aggiornamento al 24 novembre 2025) e il numero di interventi straordinari eseguiti. Le province contrassegnate da asterisco (*) sono quelle in cui si sono verificati eventi epidemici autoctoni. Nella colonna degli interventi, tra parentesi, è riportato il numero di interventi riferiti ai casi autoctoni confermati.

Ai 52 interventi straordinari per casi confermati (importati e autoctoni) si aggiungono poco più di 100 interventi per casi sospetti, soprattutto autoctoni, in seguito NON confermati. Per questi casi non confermati gli interventi e i trattamenti previsti dal protocollo operativo regionale sono stati interrotti, come da Piano Arbovirosi, per cui non sono stati sottoposti a controllo entomologico.
Il maggior numero di interventi per casi confermati e probabili è stato effettuato nelle province di Modena e Bologna.
A seguito dei 52 trattamenti straordinari sono stati effettuati, come da Piano regionale arbovirosi controlli di qualità da parte della “Task Force” entomologica regionale per verificare la corretta esecuzione della disinfestazione (adulticida e larvicida) e l’eventuale presenza residua di femmine pungenti. Dai controlli è emerso che, complessivamente, i trattamenti sono stati eseguiti secondo le modalità e i tempi previsti dal protocollo regionale.
L’efficacia della lotta al vettore è risultata elevata in tutte le aree, tranne che in quelle relative a 2 casi importati e in 9 aree trattate per casi autoctoni, dove la densità di adulti rilevata ha reso necessario ripetere gli interventi parzialmente o completamente in quanto le attività di disinfestazione non hanno prodotto i risultati attesi e durante il controllo si è riscontrata una densità di adulti di Zanzara Tigre tale da far considerare non trascurabile il rischio residuo e da richiedere la ripetizione degli interventi di lotta su tutta o in parte dell’area.
Nessun campione di zanzare, catturate durante i controlli post trattamento relativi ai casi importati, è risultato positivo agli arbovirus. Zanzare infette da Chikungunya sono invece state rilevate nel focolaio epidemico autoctono di Carpi.