Stima del disagio dovuto alle zanzare nelle aree rurali dell'Emilia-Romagna nel 2023
La percezione del disagio della popolazione umana è definita come il numero accettabile di punture di zanzara durante un periodo di tempo predeterminato. Vari fattori contribuiscono a questa percezione: la densità delle zanzare, che di solito aumenta dalle aree urbane a quelle rurali, la specifica specie di zanzara, nonché fattori psicologici e socioeconomici (Morris and Clanton 1992; John et al. 1987.)
In questo contesto, utilizzando i dati sulle zanzare catturate e identificate nel corso della sorveglianza a West Nile virus 2023, tramite 98 trappole innescate ad anidride carbonica (trappole CO2), è stato possibile stimare sia a livello spaziale che temporale il disagio generato dalle zanzare nelle aree rurali dell'Emilia-Romagna.
Per valutare la percezione del disagio in area rurale si è utilizzato il cosiddetto “Indice Numerico di Molestia” (INM), calcolato partendo dal numero di femmine di ciascuna specie, raggruppate a seconda del fastidio che causano (alto, medio e basso) e cumulato tramite l’equazione utilizzata nel progetto di lotta alle zanzare nei Comuni di Comacchio e Ravenna (vedi monografia: Interventi di lotta ai Culicidi nelle località turistiche costiere inserite nell’area del delta del Po, pag. 135 ) in cui l’INM viene utilizzato per stabilire se effettuare trattamenti adulticidi mirati in area urbana qualora una trappola superi una determinata soglia di molestia.
Nella seguente mappa vengono riportate le posizioni delle 98 trappole attivate nel 2023 da IZSLER, colorate a seconda del valore medio di disagio (INM) dovuto alle zanzare tra giugno e settembre.
I dati di disagio ottenuti sono poi stati interpolati (Inverce Distance Weighed interpolation) su mappa per ottenere una distribuzione continua del disagio su tutto il territorio di pianura regionale, escludendo le aree urbane, come riportato nella mappa sottostante.
I valori medi più elevati di disagio (colore rosso nella mappa) sono stati raggiunti:
- nella provincia di Ravenna e nell’area est della provincia di Bologna, soprattutto a causa dell’alluvione e della forte crescita di Aedes caspius e Aedes vexans tra giugno e luglio (https://www.zanzaratigreonline.it/it/news/2023/7/19/la-situazione-delle-zanzare-nei-mesi-di-maggio-e-giugno-in-emilia-romagna ) e Culex pipiens nell’arco della stagione estiva (https://www.zanzaratigreonline.it/it/news/2023/8/1/distribuzione-e-densita-di-culex-pipiens-in-emilia-romagna-tra-giugno-e-luglio-2023 );
- nell’area a scavalco tra le provincie di Piacenza e Parma per la presenza più massiccia della specie Cx. pipiens in particolare nel mese di luglio.
Viene di seguito riportato il grafico dell’andamento del disagio medio regionale da maggio a ottobre calcolato ogni due settimane.
Il periodo con valori medi di INM più elevati va da metà maggio a circa metà agosto con valori di disagio molto alti nel mese di giugno. Tale dato è da collegare ai forti eventi meteorici del periodo, come per esempio l’alluvione in Romagna nella prima metà di maggio 2023, e alla presenza della specie autoctona Ae. caspius.